il libraio‐cartolaio romano che negli anni ’30 trasformò un retrobottega nel primo “tempio” italiano dei pesci tropicali
1. Ritratto biografico
Nome completo | Giovanni De Santis (detto “Nino”) |
Professione | Cartolaio, poi dettagliante e grossista di pesci tropicali e accessori da acquario |
Sede | Acquario Tropicale De Santis, Roma in Via Quintino Sella (bottega attiva nel periodo 1935‑1960) |
Punto di svolta | importazione – con contatti diretti negli U.S.A. – dei primi pesci d’acqua calda (Guppy, Neon, Scalaris) appena dopo il 1935 |
Legacy | formatore “informale” di intere generazioni di appassionati: fra i ragazzini che frequentano il negozio c’è anche Werther Paccagnella, futuro fondatore di Euraquarium (Acquario e Storia Animali) |
2. “Acquario Tropicale De Santis”: molto più di un negozio
- Origini – nasce come reparto curiosità in una cartoleria; le vasche (una novità assoluta in pieno fascismo) attirano scolaresche e naturalisti.
- Catalogo generale – stampato a colori in formato A5 fra 1950‑52, oggi rarissimo: propone lantern aquariums, vasche‑quadro e il modello a muro “Rosamaria”, dedicato alla figlia. (Acquario e Storia Animali)
- Baratto creativo – per pagare gli ordini alla Aquarium Stock Company di New York, in epoca di cambi travagliati, spedirà anche partite di ornamenti in ceramica artigianali italiani. (Acquario e Storia Animali)
- Didattica ante‑litteram – nel retrobottega si tengono mini‑corsi gratuiti su filtraggio a ricircolo e riscaldatori a resistenza, in anni in cui i manuali in italiano ancora non esistono.
3. Il libro: L’acquario ornamentale. Consigli pratici (1960)
Dato | Dettaglio |
Edizione | Officina Poligrafica Laziale, Roma, 1960 |
Formato | 70 pp. illustrate, brossura a colori |
Struttura | capitoli brevi: scelta della vasca, allestimento, pesci robusti, piante “ossigenanti”, cura delle malattie |
Tone of Voice | linguaggio da artigiano esperto: ricette empiriche (acqua e “una punta di sale grosso”), foto scattate in negozio |
Rilevanza | uno dei primissimi libretti pratici post‑bellici in lingua italiana: accompagna il boom degli acquari casalinghi degli anni ’60 |

4. Innovazioni introdotte
Ambito | Novità | Impatto |
Design | vasche‑quadro e “lanterna” da tavolo | anticipano di decenni l’idea dell’acquario come oggetto d’arredo |
Marketing | catalogo illustrato a prezzo fisso spedito per posta con cedola d’ordine | primo esempio di mail‑order acquariofilo in Italia |
Filtrazione | promuove il filtro a “sollevamento d’aria” con pietra porosa | standard domestico fino agli anni ’70 |
Community | scambio di corrispondenza con negozi USA e collezionisti stranieri | apre un canale di import/export non statale nel dopoguerra |
5. Eredità per l’acquariofilia italiana
- Pioniere culturale – rende popolari i pesci tropicali quando in Italia si allevano quasi solo Carassi e Trote.
- Modello di negozio “esperienziale” – vasche dimostrative, consulenza gratuita, piccole lezioni: format replicato poi dai negozi specializzati degli anni ’60‑’70.
- Mentore indiretto – ispira Werther Paccagnella a fondare Acquario di Bologna / Euraquarium, da cui nasceranno manuali e catene di fornitura nazionali. (Acquario e Storia Animali)
6. Come reperire le sue tracce oggi
- Catalogo anni ’50 – occasionalmente in aste di antiquariato; valutazioni 120‑250 €.
- Libretto 1960 – più diffuso; copie “buone” 20‑40 € su librerie vintage online.
- Fondi fotografici – alcune immagini delle vasche “Rosamaria” e dei listini sono conservate presso il Museum of Aquarium & Pet History (MOAPH). (Acquario e Storia Animali)
- Citazioni – ricordi orali in forum storici e interviste a Paccagnella (anni ’90) su Aquarium.
In sintesi
Giovanni De Santis non lasciò un impero industriale né una rivista, ma seminò l’idea stessa di acquario tropicale in un’Italia che usciva dalla guerra, mescolando ingegno artigiano, fantasia commerciale e voglia di meraviglia. Il suo piccolo negozio romano fu la culla di un hobby che oggi conta migliaia di appassionati: per questo, ogni vasca illuminata in un salotto italiano deve qualcosa alla visione di “Nino” De Santis.
Il negozio fu rilevato da Giovanni Sciattone, che aveva lavorato per De Santis e successivamente trasferito in via Cogoleto 95 dove è ancora operativo col nome Pianeta Mare. Sciattone pare sia stato il primo, nel negozio Acquario Tropicale De Santis, ad utilizzare il silicone per assemblare un acquario.
Anche il libro di De Santis non poteva mancare nella mia biblioteca, presto la recenzione
Lascia un commento